“ISTRUTTORE”
Gli istruttori lavorano sul “COSA FARE…”
Si tratta del ruolo “più diffuso”… la sua competenza è di natura “tecnica”!
DEVE SAPERE E SAPER FARE per poter “offrire” le istruzioni e l’esempio di COSA REPLICARE.
Tra i docenti rappresenta il RUOLO che necessita della “minor comprensione” in ambito “risorse umane”… ma anche l’EMBLEMA DELLA CONOSCENZA in termini tecnici!
L’istruttore NECESSARIAMENTE DEVE CONOSCERE E SAPER ESEGUIRE UNA TECNICA, ma la sua competenza “cessa al livello ISTRUZIONE”!
Se un allievo non riesce ad essere motivato, o non riesce a “comprendere” il come tradurre e replicare a livello corporeo ciò che vede, la situazione si complica!
E’ il “classico docente” che viene valutato su “quel che sa e sa fare”, ma non sulla sua capacità di trasmettere.
Permettimi di aprire una curiosa parentesi: in Cina, dov’è l’allievo a dover voler imparare e non il maestro a dover insegnare, l’ambiente di studio ha dato vita ad un tipo di evoluzione legato profondamente a questo principio!
Se ci rifletti, significa che “non è mai stato necessario sviluppare delle doti particolari come guida, se non quelle del saper fare in modo impeccabile… fino a raggiungere il livello di maestria”!
Il resto avveniva attraverso una sorta di “selezione naturale” che vedeva scartare chi “nella pratica” non riusciva a replicare le abilità mostrate dalla guida!
Indipendentemente dal “potenziale effettivo del praticante”, per “quella via”, anche se un individuo poteva vantare un grosso potenziale a livello fisico (ma “qualcosa non girava per il verso giusto” a livello psicologico), in tutta probabilità veniva “scartato” o NON AIUTATO ad accedere al proprio potenziale!
Attendendo che “il tempo” guidasse lo stesso ai cambiamenti necessari a far emergere le sue capacità!
Gli stessi MAESTRI erano il frutto di una “selezione di questo tipo”, ovvero si trattava di “allievi talentuosi” che incarnavano le caratteristiche di affinità con quelle della propria guida e ne percorrevano la stessa via tappa dopo tappa.
Un’altra tipologia di Maestri, invece, sviluppavano anche una vera e propria “abilità dell’insegnare”, che permetteva loro di essere considerati delle “GUIDE PARTICOLARI”… (qualcuno oggi direbbe probabilmente: “DIVERSAMENTE MAESTRI”!)
Un’interessante considerazione che può offrire molti spunti di riflessione…
In altre parole, il nostro ISTRUTTORE è un tipo di docente che SA e SA FARE, ma che non annovera “necessariamente” tra le proprie competenze quella di “saper trasferire“!
Ergo, con una guida come questa DEVI SAPER COGLIERE “COME ALLIEVO” dalla fonte, e fare i conti con le tue capacità di “interpretazione, traduzione e replica” di ciò che ti viene mostrato!
I RISULTATI che puoi ottenere “non dipendono” dall’abilità del tuo docente, ma “pesantemente dalle tue”… che dovrai necessariamente “far uscire” in autonomia!!!
Nel calderone dell’addetto medio all’istruzione, purtroppo ho riscontrato “molti casi in cui” le “incompetenze” a livello di conoscenza umana (o l’incapacità di trasferire in modo adeguato le informazioni) hanno involontariamente generato una grave “distorsione” della conoscenza ed un diffuso ristagno dell’evoluzione in ambito della materia studiata!
In parole semplici: troppe vole, e per troppo tempo, istruttori incompetenti “sul piano umano” hanno creato DANNI…!
A voler essere “pignoli” il VERO PROBLEMA non è mai stato il “limite” della conoscenza, ma la “presunzione” di non aver bisogno di migliorare anche quell’aspetto della “formazione”!!!
Se ci aggiungiamo la “mancanza di chiarezza” in ambito di competenze “dichiarate”, diviene piuttosto semplice “decifrare” la tendenza “involutiva” dell’ambiente marziale e della formazione in genere!
Non trovi?!?
Comprendendone le cause, con UMILTA’ e VOLONTA’ è tuttavia possibile “rimediare” correggendo la rotta passo dopo passo: anche con UNA BUONA E CHIARA INFORMAZIONE SU RUOLI E COMPETENZE DEI DOCENTI! 😉
Ricapitolando:
da un ISTRUTTORE FENG CHIN puoi “esigere” una grossa competenza in termini tecnici, ma ricordati che il loro ruolo è quello di “fornirti le istruzioni”!
Per i problemi “interni” che come allievo ti può capitare di dover affrontare durante lo studio o la pratica, DEVI LAVORARE SU TE STESSO o eventualmente chiedere aiuto AD UN INSEGNANTE!