Sergio Tai Ji

Ho iniziato il mio percorso nel mondo del Tai ji nell’ormai lontano 1998, per curiosità da un lato e spinto da una grave problematica alle ginocchia manifestatasi dopo anni di palestra ed un uso poco corretto dei pesi…

Rimasi subito affascinato dalle movenze sinuose di questa “arte”, ma scettico per quanto riguardava l’approccio della stessa sia con il “lato marziale” che quello propedeutico…

Fu liberare il “bambino curioso” che mi porto dentro, a farmi arrivare le risposte!

Assaporando i primi movimenti di una forma “presumibilmente di stile YANG”, si è da subito spalancata una porta su un “oceano” esperienziale…

Rapito dalla mia personale propensione di “ricercatore”, ho successivamente iniziato lo studio dello stile Wu codificato in Cina dal Maestro Wang Rong Tang e portato in Italia dal Maestro Zhao Min Hua, a cui mi sono dedicato per molti anni e che tutt’ora rappresenta in buona parte il mio interesse di praticante , studioso e  insegnante…

Trovo che la semplicità “fisica” dei movimenti di questo stile lo rendano alla portata di chiunque, pur celando all’interno delle tecniche una solidità di principi che non tutti riescono a cogliere, e che “veramente pochi” accettano con umiltà ed impegno di “sondare e approfondire” (per vari motivi)…

Per far bene Tai ji, non basta “far bene la forma”!!!

Forse sono stato semplicemente fortunato…

…sicuramente l’aver potuto contare sulla spinta risolutiva alle mie “problematiche fisiche iniziali” ha contribuito a creare non solo una “passione”, ma a scoprire “un mondo a strati” in cui piu’ si sceglie di sondarne la profondità, più si aprono porte a metafore con la vita stessa!

Questo non solo mi appaga profondamente, ma con “alcuni allievi” (che per me sono anche COMPAGNI DI STUDIO), si generano le condizioni per trasformare le lezioni in occasione di discussione “speciali”…

…talvolta conversazioni di ore che conducono non solo ad una sorta di “pienezza” intellettuale, ma che mi rapiscono a tal punto da spingermi spesso a dibatterne fino ai giramenti di testa ^_^

Con il Maestro Zu Yao Wu (oltre ad essere il mio Maestro di Ba Ji Quan) ho studiato il tai ji Chen:

Lo stile originario che conserva ancora integra l’espressione marziale nei movimenti, che i cambiamenti evolutivi hanno invece reso latente negli altri… 

Questa caratteristica comporta ovviamente un approccio “fisico” molto piu‘ impegnativo che lo rendono “adatto veramente a pochi”, ma se sviluppato diviene un autentico “legame con una delle sorgenti piu’ antiche ed integre delle arti marziali cinesi e l’emblema del kung fu cinese”…

Ma ATTENZIONE: “la vera marzialità non si ottiene accelerando le tecniche della forma“!!!

Se ti hanno convinto di questo significa che “si è compiuto un affare tra un FURBO e uno SCIOCCO”… dove il primo ha cavalcato la fiducia che il secondo gli ha concesso…      OCCHI APERTI!  

Nella stessa Cina, per varie ragioni, NON SI INSEGNA IL TAI JI COME METODO DI DIFESA PERSONALE!!!  😉

Esistono invece moltitudini di casi, di testi, di articoli e pubblicazioni mediche riguardo agli effetti propedeutici che una buona pratica del Tai Ji possono portare…

Essi spaziano da benefici a livello cardiocircolatorio, alla cura dello stress…

Dal rimedio all’insonnia, al “miracolo articolare”…

Personalmente ritengo che quelli piu’ importanti derivino dall’introduzione nello stile di vita personale, di una pratica che ci permette in senso “generico” di prenderci cura del RECUPERO DI UN’ARMONIA INTERNA che la vita moderna tende a frustrare ed in alcuni casi ad inibire fino alla malattia…

Se la pratica è CORRETTA (come tanti sanno ma pochi comprendono e fanno!) avviene una sorta di “miracolo” :

l’energia vitale torna a fluire liberamente nell’individuo attraverso una sorta di “gioco di squadra” con l’armonia naturale che permea l’esistenza stessa…

La “risonanza” tra i due dipende in qualche modo dal “livello di consapevolezza” e dalla tipologia di scelte “pratiche” che finiscono per compromettere o meno questo “naturale effetto sinergico”…  per certi versi “divino”!

In altre parole: tu impari a “muoverti in un certo modo”, i blocchi o le resistenze interne vengono disciolte e la natura torna a far scorrere in armonia il “tuo qi”… IN QUEL MOMENTO il concetto ORIENTALE di SALUTE si manifesta!

Questo è uno dei motivi per cui “tento” di poter costruire con i miei allievi un ambiente in cui questa “naturale armonia” possa non solo manifestarsi, ma addirittura diventare il “nucleo” della pratica del tai ji che proponiamo nei corsi.

Nulla da “credere o da accettare passivamente”…!

In entrambi i casi si finirebbe per “aggiungere o consolidare” un problema!

Durante le nostre lezioni si pratica con consapevolezza, e per farlo occorre volgere le proprie forze alla comprensione di ciò che si fa nel presente, del perchè lo si fa e soprattuto del COME lo si debba fare…

Solo per questa via si arriva a sperimentare in modo autentico le meraviglie del Tai Ji…

…indipendentemente dallo stile o dalla famiglia di creazione…

Ti ringrazio per l’attenzione concessami,       – Sergio –